In questa area , confiscata a Francesco Schiavone e assegnata al Consorzio Agrorinasce, è stato realizzato dal gruppo Intercantieri attraverso la società Power Rinasce un impianto di biogas della potenza di 999KW alimentato da reflui zootecnici. L’impianto è dotato inoltre di un sistema di abbattimento dell’azoto per consentire lo spandimento nei terreni del digestato rispettando i dettami della direttiva nitrati. Si tratta dell’investimento privato più importante compiuto in Italia su terreni confiscati alle mafie.