DECARO: “A BARI IL PRIMO IMPIANTO PUBBLICO CHE CHIUDE IL CICLO DEI RIFIUTI. PUNTIAMO AD ABBASSARE TARIFFA PER I CITTADINI CON I RISPARMI”

Questa mattina il sindaco di Bari, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, alla presidente e al direttore generale di Ager, Fiorenza Pascazio e Gianfranco Grandaliano, e al direttore generale di Amiu Puglia, Antonello Antonicelli, ha partecipato ad un sopralluogo tecnico, presso la sede di Amiu Puglia nella zona industriale di Bari, per verificare le attività di messa in esercizio del primo impianto totalmente pubblico della Regione Puglia di trattamento di rifiuti organici (FORSU), rappresentando quindi un tassello fondamentale della strategia di gestione dei rifiuti regionale. L’impianto, finanziato per 11 milioni di euro dalla Regione Puglia e per la restante parte da AMIU, è realizzato con una tecnologia innovativa in grado di assicurare, nelle varie fasi del processo, la produzione di biogas dagli scarti alimentari e il successivo affinamento fino alla produzione di ammendante agricolo. Tutte le sezioni di produzione sono in ambiente confinato e con aspirazione d’aria, ad eccezione della sezione di maturazione secondaria del compost. Al fine di monitorare e prevenire l’eventuale rilascio di sostanze odorigene è stato progettato e realizzato un sistema di monitoraggio adeguato con sensori olfattometrici distribuiti lungo tutto il perimetro del compendio impiantistico di Bari dell’AMIU Puglia.

La capacità di trattamento dei rifiuti è di 40.000 tonnellate di FORSU e 8.200 tonnellate di Strutturante (sfalci di potatura). La riduzione dello smaltimento in discarica, come prescritto dalle direttive comunitarie, dalle norme nazionali e in conformità alle previsioni della pianificazione regionale di settore, consentirà di evitare significativi impatti ambientali sul sottosuolo, acque sotterranee e emissioni climalteranti responsabili dei cambiamenti climatici. La sezione di compostaggio consentirà il recupero di materia dai rifiuti mediante la produzione di 10.000 tonnellate di compost. La ricchezza in humus, in flora microbica attiva e in microelementi fa del compost un ottimo prodotto adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo fino alle colture praticate in pieno campo. In particolare è indicato per le attività specializzate e consumatrici di sostanza organica, come l’orticoltura, colture da rinnovo, come il mais e il girasole, in viticoltura e frutticoltura. Inoltre, l’utilizzo del compost in agricoltura e nella gestione di parchi e giardini pubblici, completa un virtuoso sistema di economia circolare, riducendo l’utilizzo di fertilizzanti di sintesi e contribuendo alla lotta alla desertificazione dei suoli.

 

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